Il finocchio è uno degli ortaggi più gustosi al palato ed è anche consigliato in tutte le diete e alimentazioni grazie all'apporto di fibra, vitamina e minerali e all'assenza di colesterolo et similia. Dopo l'incoraggiante esperienza dell'anno scorso a fine settembre sono state messe a dimora le prime sessanta piante di finocchio alle quali se ne sono aggiunte 20 giorni dopo altre quaranta circa. La distanza di tre settimane è stata voluta per evitare la maturazione contemporanea di tutti i finocchi, cosi facendo si dovrebbe sommare la maturazione scalare naturalmente presente in una coltivazione con la differenza di maturazione dovuta al trapianto raccogliendo a lungo il prodotto allo stato ottimale.
Il terreno è stato lavorato a 20/30 cm a mano e poi è stato fatto riposare una decina di giorni. Alla zappatura sono stati interrati letame di coniglio e residui vegetali. Fatte le file alla distanza idone a poterci lavorare e a poter rincalzare nei prossimi mesi le piantine sono state messe a dimora ed innaffiate da subito per alleviare lo stress da trapianto. Dopo due settimane è stato dato poco concime minerale in granuli del tipo nitroposka a lenta cessione, le piantine sono irrigate di rado, aspetto le pioggie autunnali che faranno il loro lavoro egregiamente. Oggi siamo a tre settimane dal trapianto ed è morta una sola piantina. Vi terrò aggiornati sullo sviluppo della coltura. In foto piantine a due settimane.
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